La Patagonia è una delle mete più belle per chi come me ama i paesaggi, i cieli infiniti e la natura. La Patagonia vista nel periodo autunnale è uno spettacolo di colori, è questo probabilmente il miglior periodo per visitarla. Decido che la prossima meta sia proprio un viaggio fotografico in Patagonia. Dopo l’ottima esperienza in Nuova Zelanda decido di affidarmi nuovamente ai “Grandi Viaggi Fotografici” un gruppo di fotografi professionisti che organizzano viaggi fotografici nelle aree più belle del nostro pianeta. Sono proposte destinazioni come il Canada, l’Alaska, la Nuova Zelanda, la Bolivia, la Scozia, il Giappone, l’Islanda ecc…
La tipologia del viaggio fotografico che ho fatto in Nuova Zelanda è molto interessante e mi è piaciuta molto, quindi voglio ripetere l’esperienza in un altra parte del mondo. In questo genere di viaggi i partecipanti sono 6, 8 o al massimo 10 persone. Il viaggio è studiato appositamente per vedere nelle migliori condizioni di luce i luoghi che visitiamo e possiamo permetterci di attendere in ammirazione di questi paesaggi unici anche per ore in attesa di avere la luce migliore. Come capirete questo modo di viaggiare è molto diverso dai tour mordi e fuggi con decine di persone che oggi formano gran parte dell’offerta turistica. Una volta provata mi sono subito innamorato di questa filosofia di viaggio.
IL VIAGGIO
Contatto direttamente l’agenzia di viaggi “Punto Viaggio di Cuneo” che gestisce le prenotazioni di tutto il viaggio e prontamente ricevo da loro risposta alle mie richieste. Prenoto con notevole anticipo perché tale tipo di viaggi è rivolto a piccoli gruppi e i posti si esauriscono molto in fretta. Una volta confermata l’iscrizione, alcune settimane prima della partenza, viene formato un gruppo WhatsApp per conoscersi e permettere di chiedere informazioni su cosa portare e come organizzarci per il viaggio fotografico in Patagonia. Un cosa ottima e molto utile.
Il gruppo è formato da una decina di persone e perciò abbiamo due fotografi professionisti che ci accompagnano. I nostri due tutor fotografici (Andrea e Fortunato), veri esperti della destinazione, ci hanno fatto ammirare ogni aspetto della Patagonia autunnale. Spettacolari le albe davanti ai Cuernos del Paine e davanti al Monte Fitz Roy dalla Laguna Capri. Ma con la grande variabilità del clima in questa parte del mondo ogni momento della giornata può regalare luci e spettacoli incredibili!
Il viaggio si è svolto nella prima metà di aprile. Il clima che abbiamo avuto è stato buono. Talvolta è piovuto, ma mai più di qualche decina di minuti. Il vento, che di solito è incessante durante l’estate, in autunno è molto meno potente e presente. I cieli ottimi per le foto sono stati molti.
Il mio viaggio fotografico in Patagonia è cominciato dalla città cilena di Punta Arenas dove siamo arrivati dopo uno scalo con cambio di aereo a Santiago del Cile (NB: all’aeroporto di Santiago dovete recuperare i vostri bagagli e fare nuovamente il check-in per il volo interno per Punta Arenas). All’aeroporto di Punta Arenas erano ad aspettarci i due fotografi professionisti che ci hanno accompagnato durante tutto il viaggio. Una volta caricato il bagaglio sui due fuoristrada siamo partiti alla volta di Puerto Natales dove abbiamo trascorso la prima notte.
LE TORRES DEL PAINE
Il viaggio è ben strutturato con tempi ottimi per la visita delle meraviglie di questa spettacolare parte della Patagonia. Le prime quattro notti le trascorriamo nel Parco Nazionale di Torres del Paine.
Visitiamo il Salto Grande, una bella cascata, e percorriamo il sentiero fino al Mirador Cuernos e al Lago Nordernskjold. Un tramonto lo dedichiamo al Lago Grey percorrendo il sentiero fino al Mirador del Lago Grey.
Una spettacolare alba la facciamo nell’isoletta dove si trova il Ristorante/Hosteria Pehoe. Un altra alba, meno fortunata la facciamo vicino all’Explora Lodge e al Salto Chico. Fotografiamo i guanachi con dietro l’arcobaleno lungo la strada verso il Puente Laguna Amarga, poco dopo la Laguna Larga. Giunti al Puente Laguna Amarga ammiriamo le Torres del Paine. Un tramonto lo osserviamo da un punto panoramico sopra il Rio Serrano.
IL MONTE FITZ ROY E IL CERRO TORRE
Tre notti vengono trascorse ad El Chalten. Lungo la strada, al tramonto, a cento chilometri di distanza da El Chalten, vediamo la sagoma del Fitz Roy. Ma il giorno successivo le nuvole coprono imperterrite la montagna. Il primo giorno non riusciamo a vedere le montagne, possiamo solo immaginarle… Ma il giorno successivo durante l’escuirsione alla Laguna Capri dopo ore di attesa il Fitz Roy si mostra nella sua immensità.
Visitiamo per due volte il Canyon del Rio de las Vueltas, e in un occasione veniamo ripagati con un tramonto sublime. Sono spettacolari i colori della vegetazione durante la breve escursione alla cascata di Chorillo del Salto. La vegetazione ha colori che variano dal rosso acceso, al giallo, al verde, all’ocra, al marrone…. un tripudio di colori. Con una breve passeggiata visitiamo il Mirador de los Condores e vediamo planare alcuni di questi enormi uccelli.
Il giorno più bello è senza dubbio l’escursione alla Laguna Capri. Partiamo presto al mattino, ancora buio, saliamo circa 400 metri di dislivello illuminando il sentiero con le nostre torce. Arriviamo che è ancora notte in cima e scendiamo verso il nostro punto di osservazione davanti alla Laguna Capri. Le nubi coprono il Fitz Roy, ma il resto del cielo è sereno. L’alba giunge meravigliosa, ma la montagna è sempre nascosta dalle nubi. Aspettiamo alcune ore e il Fitz Roy ci appare in uno spettacolo che non è possibile descrivere, che va vissuto e ammirato in silenzio.
IL GHIACCIAIO PERITO MORENO
Una notte la trascorriamo a El Calafate. La mattina visitiamo lo spettacolare ghiacciaio Perito Moreno. In quest’occasione ho la fortuna di filmare il crollo di una parte del ghiacciaio. Ma la cosa che mi ha sorpreso e impressionato di più sono i rumori del ghiacciaio: dei suoni assordanti che sembrano il rumore prodotto da un cavo d’acciaio in tensione che si sta rompendo. Cigolii causati dall’enorme pressione a cui è sottoposto il ghiaccio. Rumori che rendono veramente l’idea della potenza di questo spettacolo della natura.
Sul lato culinario a El Chalten da segnalare “La Waflería” con dei waffle spettacolari …. Mentre a El Calafate non mancate una sosta nella gelateria “Acuarela” sul corso principale. Nella Patagonia argentina, noi l’abbiamo mangiato a El Calafate, dovete assaggiare il “Cordero Patagonico”.
L’ultima notte la passiamo a Punta Arenas.
CONSIDERAZIONI FINALI
Il viaggio è spettacolare lo consiglio a tutti gli amanti della fotografia e non. I fotografi, ottimi professionisti e conoscitori dei luoghi, che dispensano le loro conoscenze sul luogo e sulle tecniche fotografiche e il gruppo dove tutti condividono la stessa passione sono dei plus molto importanti. L’agenzia di viaggi “Punto Viaggio di Cuneo” che gestisce le prenotazioni di tutto il viaggio è una sicurezza, anche durante il viaggio ci ha informato di ogni piccola variazione (via e-mail e WhatsApp).
Consigli: Solo un piccolo appunto (per pignoleria, perché qualche difetto devo sempre trovarlo, se no non è una recensione affidabile): Avrei preferito visitare il ghiacciaio Perito Moreno il pomeriggio della penultima giornata (partendo presto al mattino da El Chalten) invece che al mattino dell’ultima giornata per evitare di dover fare nel pomeriggio tutto il tragitto da El Calafate a Punta Arenas (frontiera compresa) e giungere tardissimo (quasi mezzanotte) a Punta Arenas.
Se volete sapere di più sui luoghi visitati nell’itinerario in Patagonia visitate le pagine sotto la categoria Patagonia argentina e Patagonia cilena. Nel mio canale YouTube nelle Playlist Argentina e Cile troverete i video e le foto del viaggio fotografico in Patagonia. Inoltre dopo questo viaggio sono partito da solo per una settimana all’esplorazione dell’Isola di Pasqua. Qui troverete le descrizioni e le foto dell’Isola di Pasqua. I colori dell’autunno in Patagonia cilena e argentina.
La pagina dei Grandi Viaggi Fotografici.
La pagina dell’agenzia Punto Viaggi.